Movimentazione manuale dei carichi: le buone pratiche da seguire

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La sigla MMC, diffusa in diversi ambiti lavorativi, sta ad indicare la movimentazione manuale di carichi, ovvero pesi di diversa entità e natura.
Per quanto spesso necessaria, si tratta di un’attività non esente da rischi specifici, che possono interessare diverse parti del corpo, come gli arti e la schiena.
Ecco perché, oltre alla valutazione dei rischi obbligatoria per legge, è importante che tutti gli addetti alla movimentazione dei carichi siano correttamente informati sulle buone pratiche da seguire quando svolgono le loro mansioni. 
Vediamo dunque quali sono queste indicazioni e come seguirle nel modo giusto.

Come movimentare correttamente i carichi: limiti e buone pratiche 

Indipendentemente dall’oggetto che dovrà essere trasportato, è essenziale che ogni operatore venga informato e quindi tenga conto dei propri limiti, ovvero dei criteri stabiliti in base al genere e all’età.
Per gli uomini:  

  • fra i 18 e i 45 anni, in buona forma, il peso limite è di 25 kg;
  • con meno di 18 anni o sopra i 45 anni, in buona forma, il peso limite è di 20 kg.

Per le donne: 

  • fra i 18 e i 45 anni, in buona forma, il peso limite è di 20 kg; 
  • con meno di 18 anni o sopra i 45 anni, in buona forma, il peso limite è di 15 kg.

I limiti si riferiscono a una situazione di stabilità ed equilibrio e alle modalità di trasporto corrette.

Il peso giusto nel modo giusto

La posizione ottimale per la movimentazione manuale del carico prevede infatti che venga tenuto tra le anche e le spalle, vicino al corpo e senza torsioni del busto.
È consigliabile sorreggere il carico con entrambe le mani, distribuendone uniformemente il peso sul corpo (evitando quindi che sia sbilanciato solo su un lato).
Attenzione poi a non inarcare o incurvare la schiena, a non piegarsi tenendo le gambe distese e a non ruotare il busto quando si solleva.   

La modalità giusta per sollevare un carico superiore ai 3 kg di peso da terra o per spostarlo prevede i seguenti passaggi: 

  • Portare l’oggetto vicino al corpo
  • Piegare le ginocchia
  • Tenere un piede più avanti dell’altro per acquistare equilibrio
  • Afferrare bene il carico
  • Sollevarsi, alzando il carico e tenendo la schiena dritta
  • Evitare di ruotare solo il tronco, ma girare il corpo spostandosi con le gambe

Anche per sollevare molti oggetti in poco tempo esistono delle linee guida.
Prima di tutto è necessario controllare che il peso e la posizione siano accettabili.
Poi, se il compito dura meno di un’ora e non ci sono altri problemi (la presa è buona, il carico è sufficientemente vicino al corpo, posizionato tra le anche e le spalle, la schiena non viene ruotata la schiena, non bisogna camminare con gli oggetti in mano, non ci sono problemi di salute) e se l’addetto è un uomo tra i 18 e i 45 anni, allora: se il peso è di 15 kg può sollevarlo al massimo per 5 volte al minuto; mentre se il peso è di 10 kg può sollevarlo al massimo per 7 volte al minuto.

Il peso giusto nel posto giusto

Per garantire movimenti del corpo corretti, è necessario che i carichi da spostare siano collocati nel posto più idoneo a evitare sforzi e infortuni.
Gli oggetti infatti non vanno collocati al di sopra dell’altezza delle spalle o a distanza superiore al braccio disteso. L’altezza migliore per l’immagazzinaggio è tra la metà della coscia e l’altezza del torace. Quando gli oggetti sono più distanti, più in alto o più in basso rispetto alla posizione ideale, il loro peso non dovrebbe superare quello indicato nelle tabelle seguenti: 

La postazione di lavoro e le scaffalature vanno quindi predisposte affinché i prodotti siano collocati in posizione accettabile, a seconda del loro peso.
Quando così non è, prima di spostarli è necessario trovare il modo di alzarli, abbassarli e avvicinarli, anche avvalendosi di aiuti meccanici; oppure modificare la loro organizzazione e disposizione. 

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